Il Body Pump

È stato il neozelandese Philip Mills a inventare il body pump all’inizio degli anni ’90. Invece di utilizzare i pesi e i bilancieri in modo tradizionale pensò di allenarsi eseguendo esercizi ripetuti più volte a ritmo di musica. Stava mischiando due discipline, il bodybuilding e l’aerobica ma aveva creato il body pump, che in seguito avrebbe ottenuto un grandissimo seguito in tutto il mondo. Vediamo perché.

Cos’è il body pump

Il segreto del body pump è quello che viene chiamato “Rep Effect”, dove rep sta per ripetizione. Si tratta di una formula di allenamento che prevede che i muscoli siano messi sotto sforzo attraverso esercizi ripetuti con pesi leggeri.

Una delle caratteristiche che hanno portato al successo il body pump è il divertimento. Ci si allena in gruppo accompagnandosi con un sottofondo musicale che “pompa” l’energia necessaria a eseguire le ripetute.

La lezione dura dai quarantacinque ai sessanta minuti. L’allenatore individua dieci brani della durata di circa cinque minuti l’uno. Ogni “pezzo” è adatto ad uno specifico esercizio che è a sua volta dedicato a rafforzare determinati muscoli del corpo. Dunque nulla è casuale. Tra un esercizio è l’altro c’è solo un minuto di riposo e poi si ricomincia, cambiando esercizio o aggiungendo peso.

È l’equilibrio l’altra parola chiave. Nel corso di una sessione vengono sollecitati tutti i muscoli principali. Per questo è sempre consigliato sottoporsi a non più di due o tre lezioni a settimana, ciascuna intervallata da un giorno di riposo o da sessioni di cardio.

Il muscolo è pronto a sostenere sforzi maggiori, e quindi un carico superiore, solo se l’esercizio appena concluso non abbia causato una sensazione di calore o non abbia fatto sudare adeguatamente il corpo.